Ebbene sì, Google ha deciso di cambiare le norme di utilizzo per AdGrants, il programma che permette di investire gratuitamente una determinata cifra di denaro per sponsorizzazioni su Google.
Ufficialmente le motivazioni sono “garantire una maggiore chiarezza” e “offrire standard di qualità più alti per i loro servizi di pubblicità gratuita”, entrambe motivazioni più che giuste e comprensibili. Un po’ meno comprensibile, forse, è il cambiamento più radicale e pesante di questo aggiornamento, legato al parametro CTR (Click True Rate).
Il CTR indica la percentuale di clik raccolti da ogni parola chiave/annuncio/gruppo di annunci/campagna rispetto al numero complessivo di visualizzazioni, e con la nuova norma non dovrà essere inferiore al 5% a livello di account.
Si tratta di un valore piuttosto alto, considerato che fino ad ora non era richiesto alcun valore minimo di CTR, fatta eccezione per l’accesso alla vecchia versione Pro. Inoltre, consideriamo che moltissime realtà non-profit in Italia sono medio-piccole, e che l’account AdGrants è spesso gestito da volontari, non sempre in grado di rispondere in maniera repentina a cambiamenti così radicali.
Tuttavia, questa non può più essere una scusa: soprattutto oggi che al Terzo Tettore viene chiesto da sempre più fronti di evolvere, ogni “crisi” va vissuta come un’occasione di crescita, un campanello di allarme che ci avverte che è giusto il momento di imparare ed aggiornarci. Oltre a ciò bisogna dire che è nel diritto di Google chiedere alle associazioni che ricevono questa donazione di impegnarsi per fornire annunci e pubblicità di qualità. Google lavora e guadagna su questo aspetto ed è giusto, a fronte di una donazione così consistente (10.000 USD) chiedere che lo strumento venga utilizzato al meglio.
Potremo sopravvivere a questa novità di AdGrants?
La prima buona notizia è che la normativa è entrata in vigore solo dal 1 gennaio 2018 quindi c’è ancora tempo per mettersi in linea con i nuovi parametri. Perché dico questo?
Perché la conseguenza per chi non rientrerà nei parametri sarà la sospensione dell’account, ma questo avverrà solo dopo che si saranno sforati i nuovi parametri per due mesi consecutivi. C’è quindi ancora un po’ di tempo per adeguarsi al cambiamento, soprattutto per ciò che riguarda la sperimentazione di nuove parole chiave e il lancio di nuove campagne.
In ogni caso tranquilli, gli account sospesi potranno sempre venire riattivati se si provvederà a mettere in pausa le parole chiave con bassi valori di CTR.
Il primo consiglio per affrontare questo cambiamento di AdGrants è quello di lavorare sulle vostre parole chiave: mettete in pausa quelle con parametri bassi e lasciate attive solo quelle con parametri molto alti. Fate gruppi di annunci con poche decine di parole chiave, molto specifiche, in modo tale da poter fare annunci associati il più possibile aderenti alle parole chiave stesse. In questo modo gli annunci avranno valutazioni più alte dal programma, e lasciando attive solo le parole chiave con i parametri di CTR più alti riuscirete a canalizzare molte visualizzazioni e su queste avere molti click ottenendo gruppi di annunci, campagne e in definitiva un account con valori di CTR entro i parametri richiesti.
Questo naturalmente vi richiederà tempo, impegno e testa ma si tratta di tre fattori indispensabili se di vuole fare qualcosa di buono, a prescindere da dove o per cosa si lavora.
Vi allego infine un paio di link che potranno tornarvi utili. Il primo è la pagina del nuovo regolamento riportante i cambiamenti avvenuti per la gestione degli account. Il secondo vi indirizzerà al forum di AdGrants e al topic nel quale è stato annunciato questo cambiamento. Troverete una discussione lunga molte decine di pagine, in inglese, ma leggerle potrebbe risultare molto utile ed interessante.
Spero di essere stato di aiuto e se avete qualche dubbio, o vorreste approfondire qualche aspetto di AdGrants scrivetelo pure nei commenti!
Marco Bellante è un consulente di comunicazione. Lavora nel mondo profit (enogastronomia) e per il Terzo Settore, organizzando laboratori e tenendo corsi sulle risorse digitali per il non profit. Lo potete trovare qui: www.marcobellante.com